È solo un semplice nodo fatto sul filo nero, nel quale introduciamo il filo rosso. L'estremità di ogni filo viene quindi tirata tra il pollice e l'indice di ciascuna mano per dare la tensione desiderata quindi i due fili vengono serrati insieme a destra, tra il pollice e l'indice destro per bloccare questa tensione e per l'utilizzo del mano sinistra, bloccare il nodo come visto al punto 9.
Non ho dubbi che dopo cinque minuti di allenamento lo farai perfettamente con grande facilità...
Ecco il nodo da tirare così prezioso per il tessitore. Qui è suddiviso in 10 passaggi. Questo, a prima vista, sembra complesso ma non lo è se si osserva lo schizzo che segue e che è il quarto passo.
A dirla tutta, dopo le "tirelle" tessiamo una certa lunghezza, 30 o 50 cm a seconda delle esigenze, per fare un campione del tessuto se ci può essere utile. Poi avanzeremo la catena di 2 o 3 cm (che non sarà tessuta) e tesseremo di nuovo, normalmente questa volta di 4 o 5 cm. Passeremo attraverso l'alzata un'asta di legno o di ferro della larghezza del tessuto più 10 cm, e tesseremo ancora qualche centimetro.
Possiamo quindi allentare la catena, tagliarla con una forbice nella parte in tessuto non tessuto, e riattaccare la catena tramite la sua asta nel rullo anteriore.
Siccome tessevo fili di organetto di seta per realizzare velluti tagliati o rasi rosicchiati, non praticavo il metodo dell'annodatura ma quello della torcitura.
Comunque mi è capitato di tessere schappe per fare garza inglese, cotone mercerizzato (filo scozzese) o lana. Ho proceduto in questi casi ad un annodatura per unire i fili della vecchia catena a quelli della nuova. Personalmente ho sempre utilizzato il nodo tirante che è il più utilizzato nella tessitura della seta.
Il nodo tirante permette di regolare con precisione la tensione che si vuole dare al filo. Ovviamente è necessario essere il più regolari possibile in modo che tutti i fili abbiano la stessa tensione a fine giornata.
Colgo l'occasione per darti i seguenti consigli:
Quando ricominci la tessitura farai quello che viene chiamato "tirelle" (a volte chiamato chef). Si tratta di una striscia di tessuto di una ventina di centimetri che permette ai fili del nuovo ordito di regolare la propria tensione, vale a dire che quelli sciolti si tenderanno per raggiungere gli altri.
Per questo devi tessere la "tirelle" in un tessuto sciolto. Intrecciate una decina di fili (trame) tirando la falda senza picchiettare in modo che le trame non siano strette (lasciare 1 mm tra ogni trama). Quindi intrecciare 4 plettri (trame) battendo molto forte. Ripeti l'operazione alcune volte e scoprirai che i tuoi fili di ordito avranno tutti la stessa tensione. Il tuo tirelle misurerà tra 20 e 30 cm a seconda della tensione da recuperare.
La legatura
Nell'intrecciare una nuova catena simile a quella appena terminata (nuovo colore per esempio) e utilizzando lo stesso rimesso, evitiamo la lunga e noiosa operazione di rimontaggio (rimboccatura) e cucitura del pettine durante l'annodatura.
I fili dell'ordito finito vengono legati uno ad uno a quelli del nuovo ordito di tessitura.