Filatura italiana (o tavelette).
L'incrocio avviene secondo due processi, la filatura
Chambon o italiano (o tavelette).
1/ - Nella filatura di Chambon si formano insieme due fili, il fascio di melma che deve formare il primo filo passa attraverso una filiera a sinistra, quello che deve formare il secondo filo passa in una seconda filiera a destra. Le due travi vengono attorcigliate tra loro per circa 200 giri per mezzo di un dispositivo chiamato incrociatore o semplicemente con le dita. È questa torsione, denominata crossover, che produce la pressione necessaria per saldare insieme la melma. Dopo l'incrocio, i fili vengono separati e appesi in barbe fisse poste sopra le trafile e ad una certa altezza, e, da lì, vengono portati su un cilindro chiamato aple, aspe, flap, guindre, che gira automaticamente, arrotola il seta che trae dai bozzoli per formare flotte di seta grezza. Ogni filo produce una flotta, quindi con la filatura Chambon otteniamo sempre due flotte. I due fili di greige, dopo il loro passaggio sulle barbatelle, vengono incrociati uno sopra l'altro. Questa nuova croce prende il nome di break-matrimonio.
2/ - Nella filatura all'italiana, l'incrocio viene effettuato sul filo stesso, che consente di filare un solo filo alla volta. Il fascio di melma, dopo aver lasciato il dado, sale a passare sopra una sbarra posta ad una certa altezza, scende sotto una seconda sbarra posta subito sopra la fila e poco avanti. Lì, si incrocia con una torsione di circa 200 giri con la parte ascendente del filo. Dopo l'incrocio, il filo viene tenuto in un gancio attaccato a uno scuotitore e va all'aple.
Davanti all'aple c'è un avanti e indietro, che distribuisce la lenza sulla cala, con un movimento alternato e regolare, in flotte da 5 a 7 cm di larghezza.
In media occorrono 12 kg di bozzoli freschi per ottenere 1 kg di seta grezza.
I bozzoli provenienti dalla trebbiatura vengono immersi in nuove vasche contenenti anche acqua calda. Lo spinner assembla un numero di fili di bozzolo, il numero necessario per formare un filo della dimensione desiderata. Il fascio di fili passa attraverso un tubicino di porcellana, posto immediatamente sopra la vasca, detto trafila, quindi subisce un attraversamento o una sorta di pressione esercitata sul fascio per saldare l'arenaria di tutta la melma.
Filato mouliné
Consiste nell'assemblare e intrecciare le sete greche dei bozzoli, secondo modalità diverse per ogni utilizzo del filo.
La solubilità dell'arenaria in acqua calda consente di tirare i bozzoli, ma il filo è così sottile che non può essere utilizzato per la tessitura. È necessario assemblare diversi fili di bozzolo per avere una dimensione sufficiente. Il montaggio avviene quando l'arenaria è bagnata. Con una pressione speciale, le arenarie di tutta la melma sono saldate insieme per formare un unico filo. L'operazione prende il nome di filatura e il filo ottenuto quello di greige.
Ma una prima operazione preparatoria detta trebbiatura consiste nell'immergere i bozzoli in una bacinella contenente acqua calda (circa 60-70 gradi centigradi), dove vengono battuti per mezzo di una scopa di erica detta "escoubette". La trebbiatura, anch'essa effettuata con mezzi meccanici, ha lo scopo di eliminare l'inizio del bozzolo che viene filato irregolarmente dal verme.
Cartolina 1900 circa. La filatrice tiene nella mano destra la "scoubette" di erica per procedere alla trebbiatura.